Un aiuto per le famiglie con malati di Alzheimer: l’ADS

L’Alzheimer colpisce due persone: il paziente e chi si prende cura di lui

I familiari di un malato di Alzheimer sono spesso vittime non solo di un crollo emotivo, ma anche psicologico e fisico: spesso rifiutano ciò che sta accadendo, si sentono impotenti, avvertono un continuo bisogno di voler fare qualcosa per il malato, sebbene si avverta che è tutto inutile.

In molti casi la frustrazione e la delusione di fronte alla malattia innescano la collera, e il conseguente senso di colpa.

Strumenti di supporto

Tanti problemi, sia a livello personale che familiare, a cui la Legge cerca di dare un supporto: il diritto del paziente a non restare solo ed a cure gratuite in strutture pubbliche, il diritto dei familiari ad accompagnamento, Ape e permessi della 104.

Inoltre esiste uno strumento che può risolvere non pochi problemi pratici che comunemente complicavano la vita delle famiglie dei malati: l’ AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO (detta ADS)

Cos’è l’ADS

E’ un ricorso che viene presentato al Giudice tutelare per nominare un soggetto che potrà svolgere alcune attività al posto del malato.

Si pensi al caso in cui un malato di Alzheimer  deve essere sottoposto ad un particolare intervento medico: l’amministrazione di sostegno se viene chiesta e concessa per prestare il consenso informato per quel determinato intervento medico.

Tutto dipende dalle necessità di ogni singola persona e dai poteri attribuiti all’amministratore di sostegno nel provvedimento del Tribunale che lo nomina.

Solitamente, nel caso in cui il beneficiario sia malato di Alzheimer, il Giudice Tutelare attribuisce all’amministratore di sostegno il potere di gestire il patrimonio immobiliare ( affitti, ristrutturazioni) e mobiliare del beneficiario riscuotendone la pensione, utilizzando le entrate per le necessità della vita quotidiana (vitto, vestiario, assistenza), il potere di presentare domanda agli enti competenti per l’erogazione di sussidi (pensione di invalidità) o per la fornitura di ausili, il potere di curare gli adempimenti fiscali (denuncia dei redditi , IMU).

Inoltre attribuisce una delega sanitaria, per le cure necessarie al beneficiario.

Nel caso in cui l’amministratore di sostegno debba far fronte ad attività di particolare importanza, come ad esempio vendere od acquistare un immobile, chiedere un mutuo, reinvestire titoli, occorre una speciale autorizzazione da parte del Giudice Tutelare.

Prevenire liti familiari

Si noti bene: l’amministrazione di sostegno rappresenta uno strumento che tutela non solo il soggetto malato, ma l’intera famiglia.  Tutti i parenti, infatti, possono esercitare un controllo indiretto su quello che l’amministratore fa, in quanto deve presentare periodicamente un rendiconto al Giudice tutelare.

Come fare

Se vuoi saperne di più, avere un parere sul tuo caso, presentare un ricorso per ADS, contattaci!

Risolvere problemi familiari è la nostra missione.

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