Il giorno dopo la festa della donna

Ieri, 8 marzo 2021, molte donne sui social scrivevano che non è una festa, ma un momento per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche ottenute dal genere femminile, oltre che le battaglie combattute per far ascoltare la propria voce. 

Solo un uomo, però, piuttosto che fare “gli auguri”, ha commentato il nostro post sull’argomento, e questo ci sembra abbastanza emblematico.

Ci piace parlarne oggi, simbolicamente, perché di donne e diritti si deve parlare sempre: SOPRATTUTTO IL GIORNO DOPO. Lo facciamo proprio riprendendo il post di Emanuele Grasso, ingegnere, ricercatore e docente universitario

“Non si festeggia l’8 Marzo per via dell’incendio nella fabbrica tessile Triangle, che infatti è avvenuta il 25 Marzo, ma per via della manifestazione russa contro lo Zar dell’8 Marzo 1917 a San Pietroburgo, che fu guidata proprio dalle donne del movimento operaio della capitalessQuesto evento poi diede il via alla Rivoluzione Russa. Non è neanche legato all’incendio della fabbrica Cotton (8 Marzo 1908), evento che, secondo gli storici, non è neanche mai accaduto.

Non si festeggia l’8 Marzo perché delle povere e misere donne sono morte in un incendio (anche se ormai entrato nella falsa-cultura popolare), ma perché delle donne, valorose e con forti principi, hanno di fatto dato il via ad una delle rivoluzioni più importanti della storia moderna.

Si onora il valore, la determinazione e la virtù di quelle donne, non la misera sorte di molti immigrati in america (nell’incendio della fabbrica Triangle persero la vita 123 donne e 23 uomini, tutti immigrati italiani ed ebrei).

Si celebra l’eroismo delle donne. ”

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